martedì 2 febbraio 2016

Berlino (secondo viaggio)


Il mio secondo viaggio a Berlino è stato una vera e propria corsa contro il tempo: in tre giorni, praticamente (considerando che siamo arrivati il lunedì pomeriggio con nessuna voglia di andare in giro e che siamo partiti il venerdì mattina), ho dovuto concentrare il maggior numero di luoghi da visitare possibili, visto che la mia ragazza che è venuta con me non ci era mai stata. Sottolineo che si è trattato del primo viaggio insieme, nel marzo del 2012, pianificato anche in occasione della mia laurea, ma anche e soprattutto per stare assieme qualche giorno.

L’hotel, modesto due stelle, era collocato sulla Wittembergplatz, per capirci all’inizio della Ku’damm e dove si incrociano tre linee di metro e diverse linee di autobus diurni e notturni, in un palazzo che ospitava diverse attività commerciali e ricettive, e per questo non facile da rintracciare. Comunque, considerando anche il prezzo pagato e soprattutto la posizione centralissima, non ci possiamo lamentare.

Ora, per quanto riguarda le visite, abbiamo quasi completamente doppiato quelle effettuate la mia prima volta, saltando però di entrare nei musei per questioni di tempo, ma abbiamo aggiunto il Duomo, la cittadella medievale di Spandau, Alexanderplatz vista bene stavolta (senza la neve), il famoso zoo di Berlino.
Abbiamo cenato fuori, spesso in ristorantini carini ma privilegiando sempre la tipicità, preferendo magari uno spuntino a pranzo dopo una colazione più che abbondante, e qualche buon dolce ogni tanto! Ricordo con particolare affetto il già citato Alt Biersalon, la pasticceria di Spandau, il ristorante al secondo piano del Sony Center.

Non sono mancati gli screzi, dovuti soprattutto alla novità della convivenza e al fatto che ancora non ci eravamo ben addomesticati (cit. “Il piccolo principe”), e al ritmo che cercavo di tenere nelle visite per non farle perdere niente. Devo dire che effettivamente ho un po’ esagerato in questo.

Comunque sia, sono qui a parlarne con emozioni positive, inoltre siamo ancora assieme oggi più che mai, quindi tutto è bene quel che finisce bene!

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