martedì 2 febbraio 2016

Lisbona


Città bianca e meravigliosa appollaiata sul fiume “che già sembra il mare”. Prezzi accessibili. Laureando in lingua portoghese che brama per qualche fonte originale. Che ne dite di una settimana a Lisbona?
Butto l’idea a mio fratello e ad un amico, lo stesso del Cairo, e decidiamo per la prima settimana di agosto: per un questione di convenienza, ne esce un sabato-domenica successiva, cioè otto notti.
Inizio col precisare che chi penserà che una settimana da passare in una città, peraltro piuttosto piccola, senza mai praticamente uscirne, è moltissimo tempo, cade secondo me in errore. Vediamo perché.

Abbiamo predisposto una tabella di marcia piuttosto tranquilla (per i miei standard), più o meno un monumento/luogo di interesse ogni mezza giornata, tranne quelli che necessitano più tempo o più lontani. Provo a stilare un rapido elenco.
Il quartiere di Belem, zona ovest della città, lungo il fiume, merita certamente una visita: il Monumento ai naviganti e la Torre ci ricordano che un tempo le navi degli esploratori partivano proprio da qui; il Monastero dei Gerosolimitani è un capolavoro barocco imperdibile; una sosta alla Pastelaria de Belem, custode della ricetta originale dei pasticcini alla crema (pastéis de nata) lisbonesi, è un peccato di gola che vale la pena di commettere.
Spostiamoci dall’altra parte della città, a Oriente (questo anche il nome della zona). Già la stazione della metropolitana, sottostante quella ferroviaria, è un’opera d’arte: si tratta infatti di una creazione firmata da Antonio Calatrava, come peraltro anche altri palazzi adiacenti. Una volta usciti, si è già nell’area dell’Expo del 1998, con il Parco delle Nazioni, il Pavilhão (ora area concerti e spettacoli), l’Oceanário; inoltre vi sono molti negozi e bei ristoranti nei dintorni.
Concentrandoci ora sul centro, bisogna per forza di cose distinguere tra la parte alta, non per niente denominata proprio Bairro Alto (quartiere alto), sede di alcuni monumenti ma soprattutto cuore della movida, e la parte bassa, la Baixa. Qui si concentrano i maggiori luoghi di interesse, come la Piazza del Commercio, con in mezzo la celebre statua del poeta Luíz Váz de Camões, la Piazza del Rossio, tristemente nota per le esecuzioni in età medievale e moderna, il Castello di San Giorgio e la cattedrale, leggermente defilati.
Altri quartieri che meritano una visita sono la Graça, se non altro per il miradouro (belvedere), da dove si ammirano la città e i ponti sul fiume Tago, raggiungibile tramite lo storico tram 28; la Alfama, solo per perdersi nelle sue viuzze e scoprire scorci impareggiabili; Campo Pequeno e l’arena.
Già abbiamo stilato una bella lista, ma davvero ogni angolo di questa città è una meraviglia a sé.

Propongo inoltre due o tre gite fuori porta. Dico due o tre perché si possono accorpare.
Noi, ad esempio, abbiamo visitato Sintra, cittadina molto vicina alla capitale, con il suo castello in cima a una collina e la Quinta da Regaleira, palazzo davvero particolare con un parco da cartone animato, grotte, passaggi segreti, piccoli labirinti…eccezionale!
Da qui si può prendere un simpatico autobus scoperto, tempo permettendo, che ti scorrazza per stradine e paesini fino all’oceano, più precisamente a Cabo da Roca: si tratta del punto più a occidente del continente europeo. Non c’è niente: un monumento a picco sulla scogliera, che reca dei celebri versi dedicati dal già citato Camões proprio a questo luogo, vento impetuoso che sembra venire dall’infinito, e il sole che muore. Quindi, è come ci fosse tutto. Spero davvero che ci possiate andare un giorno.

Infine, per gli amanti del mare, dalla capitale si arriva in poco tempo, con il treno, nella località balneare di Cascais, vicina al più famoso Estoril (sede del circuito di motociclismo e di esilio della famiglia reale dei Savoia). Si tratta decisamente della patria europea degli amanti del surf, ma è frequentata anche da famiglie, in quanto l’acqua vicino alla riva non è molto profonda, e non mancano luoghi da visitare.

Insomma, cosa state aspettando?!

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